Emozioni in opera

Entrare all’interno di un teatro è sempre un’esperienza unica, già solcando la soglia si percepisce un’atmosfera differente, un mix tra cultura, divertimento, estro artistico e storia. Inutile dire che la scelta del posto non influisca sul risultato emozionale che l’intera opera, che sarebbe stata abilmente narrata sul palco, riesce a trasmettere. Accomodandomi nella terza fila, in una delle poltrone centrali, il sipario è l’unico ostacolo tra me e gli attori. Aperto anche quest’ultimo, tutto appare diverso. L’inizio è sempre emozionante, si è invasi da luci, suoni e colori. L’opera narrata è Una donna senza importanza di Orscar Wilde, commedia ottocentesca. In questa opera Wilde ha riportato la condizione delle donne e tutta la vita lussuriosa della nobiltà del tempo. I primi attori ad entrare in scena sono la signora Arbuthnot, ritenuta vedova da tempo.
opera
La storia della donna però è molto più intrecciata, i suoni invadono tutto lo stabile, ogni singola battuta viene percepita, infatti la prima donna lascia trapelare la bugia più importante della sua vita, ovvero il figlio illegittimo Gerald avuto da una storia passionale con Lord George Illingwort, durante l’adolescenza. Sul palco entra proprio il figlio Gerald con la moglie Hester, donna caparbia che non ammette il disagio provato dalle donne a causa dei capricci degli uomini, figura usata da Wilde come portatrice del suo pensiero. L’atto successivo vede come protagonista il figlio illegittimo che per caso fortuito viene assunto per un lavoro proprio dal padre genetico. L’opera riesce a trasmettere la doppia morale che lo scrittore esprime attraverso i suoi scritti, è come vivere una storia ottocentesca in prima persona. È proprio la figura di Lord George Illingwort che viene messa a nudo, un personaggio che lascia entrare inconsapevolmente nella sua vita un figlio rinnegato, riuscendo così a far riscattare l’onore perduto della signora Arbuthnot, donna che doveva giustificare con una menzogna il suo passato passionale e che gli aveva portato, come un tuono a ciel sereno, un figlio da dover crescere come ragazza madre.

Le novità nel campo della tecnologia

Meizu MX5 è sicuramente uno dei telefoni, montanti android, più avanzati e tecnologici distribuiti nell’anno 2015. Tale fama è sicuramente da attribuire alle grandi implementazioni multimediali e alla grande attenzione impiegata da Meizu, casa produttrice cinese, per produrre un dispositivo dalle altissime finiture e qualità.

Il terminale è fornito di uno schermo amoled dalle dimensioni decisamente generose, 5.5 pollici di diagonale con una risoluzione fullHD e di alta precisione, che rende la riproduzione multimediale su tale dispositivo un vero punto di forza di quest’ultimo. Le dimensioni di questo schermo sono causa delle grandi dimensioni globali del dispositivo, difatti le grandezze in gioco sono generose: 149.9 mm di altezza, 74.7 mm di larghezza e 7.6 mm di spessore, il tutto per un peso di 149 grammi.
Ad ogni modo tali grandezze sono ottimali per apprezzare l’incredibile qualità della fotocamera incorporata, capace di catturare immagini fino a 20.7Mpx e di registrare video fino ad una risoluzione di 4K (UFHD). Le immagini e video sono davvero un grande punto di forza di questo dispositivo, difatti è proprio uno degli aspetti principali sui quali la casa produttrice ha fatto molta pressione pubblicitaria, soprattutto in Asia, dove il produttore cinese ha grande mercato.

Mobile phone
La potente tecnologia di questo terminale non si limita al comparto multimediale, ma si estende anche alla componentistica tecnica. Il Meizu MX5 è dotato di un processore a 64bit MediaTek Helio X10 MT6795 Cortex-A53 da 2.2 GHz per 8 Core, una GPU PowerVR G6200, una memoria RAM da 3 GB ed una memoria interna, non espandibile, di 64Gb, tutte componenti di altissima qualità, potenza e fattura, che candidano di diritto questo MX5 ad essere uno dei dispositivi mobili più performante.
Tutta questa potenza permette al software Flyme 4.5 Lollipop, una versione di Android rivisitata da Meizu stessa, di girare in assoluta fluidità e di offrire al consumatore un’esperienza gradevole e al limite della perfezione, pur ammesso che il consumatore sia favorevole alle grandi dimensioni del dispositivo, le quali, come già visto, sono decisamente importanti.
Infine questo Meizu è in grado di offrire, malgrado la scheda tecnica decisamente importante, un’autonomia molto più che convincente, difatti la batteria al litio integrata da 3150 Mah permette, nonostante un uso intenso nel terminale, di completare un’intera giornata di utilizzo.
In conclusione alcune caratteristiche degne di nota sono il design, molto curato ed interamente composto di metallo, disponibile in più colori: argento, grigio carbone ed oro, e per il sensore di impronte digitali, uno dei più affidabili sul mercato.