Il caffè è un vero e proprio rito e l’italiano medio lo sa bene, poiché nulla può mettersi tra lui e la pausa caffè!
Quando si parla di caffè, puntualmente si pensa alle caffetterie italiane, dove quotidianamente si consuma l’evento più importante: la pausa caffè. E dopotutto è vero, il caffè è un vero e proprio momento di stacco dal tran tran quotidiano e nulla può rigenerare mente e corpo così come fa la bevanda nera.
Eppure, non è solo l’Italia a consumare litri e litri di caffè! Ma qual è il motivo per cui preparare un espresso è una vera e propria arte?
Per avere la risposta dobbiamo partire da lontano. Visita lo shop online per maggiori informazioni.

L’arte del caffè: tradizione e amore
Il rito del caffè parte dal 1615. Da allora, tante sono state le modalità utilizzate per dare vita alla bevanda nera che conosciamo, ma quella che sicuramente ha influito più di tutte è stata l’invenzione della caffettiera napoletana, la cuccumella, che ha poi ceduto il posto alla moka nel Novecento, quando a Torino era già nata la prima macchina espresso da bar.
Ma qual è questo segreto tutto italiano che tiene legati così tanto i consumatori di caffè a questo rito? La risposta varia, perché ogni regione vive la pausa caffè secondo tempi e modi diversi, ma ciò che è comune riguarda i sentimenti racchiusi in esso: devozione, tradizione, amore.
Il caffè si prende con sentimento e spesso è proprio attraverso il caffè che un sentimento lo si esprime. Basti pensare alla pausa caffè intesa come momento di incontro e di unione tra amici e persone. Il caffè è una tradizione che non passa, che si adegua ai tempi e alla fretta di chi non riesce più ad attendere la moka che sbuffa e allora passa alla macchinetta elettrica. Infine, il caffè è devozione. Lo si prende staccando da tutto e tutti, muovendo il cucchiaino che gira lo zucchero lentamente, dal basso verso l’alto e con la tazzina di ceramica bollente. E se è vero che ogni italiano ha i suoi gusti, con il caffè non si scherza. Il caffè è una cosa seria.
Che lo si prenda al bancone o al tavolino non cambia il senso. Ciò che conta è il goderselo sorseggiando e assaporando ogni singola goccia. E infine, conta gustare il caffè giusto in relazione al momento della giornata che si sta vivendo: espresso, lungo, corto o macchiato, ciò che conta è che sia adeguato a quell’attimo, così da concedersi la coccola giusta secondo il rito all’italiana più bello che c’è.